martedì 15 gennaio 2008

Kovalam e Vellanad

I primi giorni a Kovalam sono di pace e relax. Lorenzo ovviamente è contentissimo, è sempre in acqua e noi non facciamo altro che bere e mangiare. Per me e Lori diventerà d'obbligo una bella Sprite fresca con birra a mezzogiorno! Prendiamo l'abitudine infatti di fermarci in un ristorantino scalcinato di fianco all'Orion dove conosciamo Davide, un ragazzo di Tarquinia che sverna qui da 12 anni qui. Succede che noi ci sediamo per mangiare qualcosa, Lorenzo vede una chitarra appoggiata su una sedia e ovviamente se ne appropria! In inglese chiede al ragazzo che stava parlando con i ragazzi del ristorante, se può suonarla. Lui gli dice di sì in inglese e all'inizio fa finta di essere straniero anche se aveva cpito benissimo che noi eravamo italiani! Dopo iniziamo a chiaccherare e così tutti i giorni lo incontriamo lì, facciamo due chiacchere, suoniamo e cantiamo canzoni italiane per la gioia di tutti gli avventori!!
Per i giorni successivi ci diamo appuntamento anche con Tadeus e Vinod (il Presidente) la sera dell'ultimo dell'anno e così facciamo un pò di chiacchere. Organizziamo per i giorni di visita a Vellanad e ai bambini. Ecco un paio di foto della serata che dimostrano i festeggiamenti sfrenati!


VISITE AI BIMBI E AI VILLAGGI
La prima visita che facciamo è a Ponthoora, il villaggio di Biju. Prima andiamo dal bimbo di Grazia, Davidson. Dopo andiamo da Biju: è cresciuto! Adesso vivono tutti insieme nella nuova casa lui, la nonna, Dominique, le due sorelle e il marito della maggiore con i figli. Poi andiamo da Pradeep, il ragazzo adottato dal Circolo A.r.c.i. e che venimmo a trovare nel 2004 dopo lo Tsunami con i miei. Poi, considerato il caldo infernale non ce la facciamo a proseguire nel pomeriggio, e torniamo in spiaggia. Ovviamente nei giorni di relax non mancano lo spettacolo di Kathakali e uno shopping a Trivandrum. In questi ultimi giorni però Lorenzo sperimenta un pò di....mal d'India! Niente di grave però.
Un paio di giorni dopo partiamo tutti per Vellanad: Gabriele e gli altri rimarranno fino alla loro partenza, mentre io e Lorenzo rimaniamo solo due giorni (mentre Mauro torna a Kovalam!). Il viaggio da Kovalam dura cira un ora e dopo 3 anni vedo la nuova sede finita. Complimenti Valeria! Davvero un bel lavoro! Al piano terra ci sono gli uffici, la cucina e la sala da pranzo. Al primo piano invece le camere da letto e una bella terrazza. Dietro c'è una costruzione bassa che ospita i laboratori di cucito, dei quaderni e dei saponi. Il pranzo è come sempre ottimo! Biryani, pollo fritto, verdure, banane e ananas. Nel pomeriggio andiamo a visitare i miei bimbi. A dir la verità iniziamo da Sreekutty, la bimba adottata dai miei colleghi. Dopo andiamo alla ricerca di Vishnu....e ci perdiamo tra le palme perchè hanno cambiato casa, non abitano più con la zia, ma in una piccola capanna di foglie di palma ( i bimbi però dormono dalla zia). Per caso rivediamo anche la nonnina!!!

sabato 29 dicembre 2007

In viaggio verso Kovalam

Saliamo di corsa sulla prima corriera che sta per partire per Mangalore e ci sistemiamo in fondo visto che è già stracolma!
Si parte attraverso paesaggi incantevoli: arriveremo ai 1100 metri di altezza dei Western Ghats fino a Madikheri. Qui il controllore ci fa spostare davanti pensando di farci un piacere....ma ovviamente Morara trova la sistemazione scomoda perchè non sa dove mettere gli zaini. Dopo un pò però si quieta e il viaggio durerà altre 6 ore. E Lorenzo avrà anche le sue belle emozioni! Arrivati a Mangalore ci facciamo portare in stazione e lasciamo i bagagli al deposito. Mangiamo qualcosa in un posto poco distante e poi facciamo due passi nei dintorni.
Il treno arriva puntuale e provo a chiedere aiuto per fare spostare il posto di Mauro. Però tutti mi dicono che bisogna chiedere alla persona interessata. Saliamo e ci sistemiamo. Ovviamente non sale nessuno fino alle undici di notte! E' un ragazzo accompagnato dal papà che proabilmente va a trovare dei parenti. Cerchiamo di spiegare e alla fine capiscono e accettano. Possiamo dormire tranquilli. All'alba io e Mauro siamo già svegli mentre Lorenzo riesce a dormire ancora un pò. Ormai siamo in Kerala e il paesaggio cambia. E' come me lo ricordavo? Sì e no. O meglio: nei miei ricordi tutto ormai era diventato poesia. Comunque le palme, le lagune, i terrapieni, le case con i tetti rossi riempono gli occhi e il cuore di chi passa. Finalmente siamo a Trivandrum: appena scesi ovviamente abbiamo già il taxi (250 Rs). Kovalam arriviamo!! Appena arrivati il taxi si ferma e un uomo si affaccia per chiedere se vogliamo l'albergo. Io non ci faccio neanche caso e dico di no, che l'abbiamo già. E' Mauro a farmi notare:"Guarda chi c'è!" Ma è il nostro amico Wilson, ovvero Mr. Chandu!! Allora gli spiego tutto, e gli dico che i nostri 4 amici arriveranno nel pomeriggio con il treno da Bangalore. Ci porta a vedere orgoglioso i lavori che ha fatto all'albergo: adesso nel giardino c'è una mega piscina!!! Che peccato!Era così bello prima.... Lo salutiamo e ci incamminiamo sul lungomare. Arrivati all'Orion entro per chiedere indicazioni. Un ragazzo ci accompagna all'interno, in mezzo alle palme. Prendiamo così possesso delle nostre camere (una meraviglia!). Attendiamo l'arrivo degli altri facendo uno spuntino sulla spiaggia e riposando un pò. Baci e abbracci e finalmente conosco i compagni di Gabriele e Grazia. A cena facciamo due chiacchere e ci scambiano le reciporche avventure.

L'HOTEL: come ho detto davvero carino il posto , sotto le palme e tranquillo. Un pò umido, ma del resto siamo ai tropici! 400 Rs sono davvero affrontabili e poi facciamo il contratto per la colazione a 100 Rs tutte le mattine alle 8.

giovedì 27 dicembre 2007

Kushalnagar

Alle 5 ci svegliamo e scendiamo. Dobbiamo svegliare i due guardiani che dormono per terra perchè siamo chiusi dentro. Usciamo e respiriamo l'aria fresca. E' ancora buio. Alla stazione degli autobus come al solito c'è un pò di vita. C'è persino una tv che trasmette musica e video . Chiediamo un paio di volte e ci sembra di capire che la corriera arriverà alle 6,30. Quindi dobbiamo aspettare un pò ma poi arriva puntualissima in derapata con il controllore che scende urlando "Kushalngar"!! Il viaggio dura circa 4 ore e mezzo ma è tranquillo. Arriviamo e ho subito una buona impressione della cittadina: la stazione è abbastanza grande e pulita. A piedi ci dirigiamo a cercare un albergo. Scegliamo il primo che ci capita: una camera tripla, anche se un pò piccolina (ma con TV) per 800 Rs. Si chiama Shylaja Arris e non è niente di spettacolare (sicuramente si poteva trovare a qualcosa di meno), ma è in strada laterale e sembra tranquillo. C'è anche il ristorante, anche se noi poi non ci siamo mai andati. Appoggiamo gli zaini e usciamo in cerca di un rikshaw che ci porti ai monasteri: ovviamente il primo giro ci fregano. Comunque arriviamo sani e salvi al tempio d'oro in mezzo a campagne bellissime e monaci dalla tonaca rossa. Capiamo ben presto che su ogni rikshaw ce ne sono sempre tre e scopriamo che la tariffa standard è 30 Rs ciascuno. All'interno del tempio ci sono parecchi turisti indiani ma tutto sommato è tranquillo: tre statue giganti troneggiano (Padmasambava,Sakyamuni, Amitayus) ed è proprio bello essere in mezzo a queste persone. Ci sono gruppi di studenti sdraiati sotto gli alberi che chiaccherano o riposano, chi è affacendato a fare il bucato fuori dalla propria camera nel dormitorio, c'è un gruppo in bicicletta con le bandiere del Tibet e striscioni con su scritto "Free Tibet"..... Appena fuori dal monastero facciamo uno spuntino (e un giretto per i negozietti) prima di andare a Sera, il più vecchio e il più grande dei monasteri. Comunque non possiamo stare qui per sempre.....Ci facciamo riaccompagnare in città (stavolta per 30 Rs a testa!) e poi ci prepariamo per la cena (catastrofica!). Domani proviamo a cercare un rikshaw o un taxi per andare a Dubare per vedere gli elefanti. Niente di eccezionale, ma comunque fattibile. Praticamente si è quasi in mezzo alla jungla e bisogna attraversare il Kauveri con una barchetta (Lorenzo farà il ritorno guadando su dei massi in un punto dove l'acqua è molto bassa). Alla mattina presto appena arrivati ci sono già un paio di scolaresche e quattro ragazzi molto nordici. Un pò più tardi arrivano frotte di turisti indiani "benestanti". Poi inizia il bagno degli elefanti nel fiume. Esilarante! Soprattutto per gli indiani.....Dopo c'è la colazione e poi un piccolo giro per Lorenzo. Tornati a Kushalnagar abbiamo parecchio appetito e alla fine capitiamo al Kannika: davvero bello come hotel e poi ha una bella veranda dove si può mangiare all'interno di un giardino chiuso, lontano dal rumore e dalla polvere. E poi c'è birra fresca! Nel pomeriggio però io non sto molto bene....andiamo in camera e mi provo la frebbe. Ho un pò di alterazione. Mi sdraio e faccio un pisolino mentre i miei camerati si guardano un film per Tv. La sera torniamo a mangiare al Kannika, ma io praticamente riesco a mangiare solo un pò di riso. A nanna presto perchè domani sarà lunga: partiamo per Mangalore!

mercoledì 26 dicembre 2007

Sravanabelagola

Spettacolare, bellissimo! Un posto veramente incantevole, anche se visitato in un solo pomeriggio. La testa della statua si inizia a vedere già a qualche chilometro di distanza e sembra così piccola... Noi ovviamente arriviamo a mezzogiorno e...iniziamo la salita (scalzi) sui gradini su per la collina: non è eccessivamente lunga (circa 600 step) ma devo dire che si sente! Arrivati in cima si entra nel recinto del tempio che non è molto grande, anzi. E all'improvviso sei davanti a Bahubhali. Abbiamo girovagato intorno, osservato i fedeli (più che altro turisti indiani benestanti), i soliti gruppi di scolari. A un certo punto io mi sono seduta all'ombra a riposarmi un pò mentre Mauro e Lorenzo hanno continuato a guardarsi intorno. A un certo punto Mauro torna da me: " C'è uno che va in giro tutto nudo!". E io : " E' normale, sarà un monaco "digambara"". Così abbiamo visto anche uno dei famosi monaci "vestiti di cielo" della tradizione jainista.
Scendiamo e andiamo a mangiare qualcosa al Raghu Hotel. Dopo iniziamo la salita all'altra collina, Chandragiri dove ci sono delle grotte e un gruppo di templi (bastis). Molto bello e più tranquillo qui. Scendiamo e torniamo verso Belur. Di nuovo cena al Myura e poi andiamo a comprare qualche biscotto per il viaggio di domani.

martedì 25 dicembre 2007

Belur

In rickshaw ci facciamo portare alla stazione degli autobus appena dietro all'hotel, ma abbiamo gli zaini e non vogliamo affaticarci! Come ci avevano detto la corriera arriva alle 9,15 e va diretta a Belur. Circa 4 ore di strada tra campagne bucoliche, risaie, buoi, templi, villaggi. Belur è un villaggione abbastanza tranquillo costruito attorno al tempio di Chennakeshava che visiteremo appena sistemati in albergo (Vishnu Regency). Ci sistemiamo e mangiamo qualcosa al ristorante dell'albergo: da dimenticare! Non tanto per il cibo (quello che ci hanno portato era buono) : è che abbiamo aspettato almeno un'ora e alla fine non ci hanno portato quello che avevamo chiesto e, senza dire niente, ci hanno portato il conto! Da dimenticare. Usciamo e ci dirigiamo al tempio. Ovviamente a questo punto Mauro è ingastrito....Il tempio è molto bello, ma forse perchè sono un pò stanca e ingastrita anch'io non me lo godo appieno. Comunque questo a differenza di Somnathpur è ancora in uso, per cui è pieno di fedeli, oltre che di turisti. Io e Lorenzo siamo abbordati da frotte di bambini mentre ci riposiamo seduti su dei gradini. Per organizzare gli spostamenti successivi andiamo prima al bus stand dove scopriamo che la corriera per Kushalnagar passa alle 6 di mattina, mentre per Halebid e Sravanabelagola se vogliamo un taxi dobbiamo lottare: i turisti sono pochi e l'offerta scarseggia. Andiamo all'hotel Mayura (governativo) dove scopriamo che non c'è servizio di informazioni. Lì fuori però c'è un "simpatico" signore e iniziamo a contrattare con lui. Comunque decidiamo di tornare la sera a cena per vedere di arrivare a fare un contratto. Per fortuna la cena sarà ottima: chicken Manchurian, Kingfisher, patatine fritte e ....tante zanzare! A un certo punto arriva un pullman carico di bambini. Si mettono sulla veranda e iniziano a cantare tutti insieme. Alla fine della cena siamo invitati fuori come ospiti d'onore ad assistere ai loro canti. Poi tante foto (loro, noi ci eravamo dimenticati le macchine in albergo). Per il taxi invece ci strozzinano per bene (15oo Rs), ma abbiamo fatto l'errore di fare capire che è l'unica possibilità che abbiamo per cui....
L'indomani comunque il nostro Tata driver è puntuale: prima tappa Halebid. Mentre siamo in viaggio ho la sorpresa di una telefonata da Gabriele (dovevamo incontrarci a Mysore ma loro non sono venuti): mi dice che praticamente sono ad Hassan e stanno andando a visitare Belur. Allora gli propongo di trovarci ad Halebid che dista pochi chilometri. Noi intanto visitiamo il tempio. Bellissimo! Anche questo è un tempio non più in uso per cui è completamente accessibile, il giardino è curato e nell'insieme ben tenuto. Poco dopo mi richiama Gabrile e mi dice che è davanti a un tempio ....jain! Come jain? Questo è il tempio principale dedicato a Vishnu!!! Facciamo un altro giretto intorno. Quasi presi dallo sconforto ci dirigiamo all'uscita: proprio in quel momento mi squilla il cellulare e sul vialetto di accesso vedo un uomo bianco al telefono...E' Gabriele! Ci sbracciamo e gli corriamo incontro. Baci e abbracci. Facciamo due chiacchere al volo, ci raccontiamo le cose che sono successe ed i progetti futuri. Ci salutiamo con la promessa di incontrarci a Kovalam. Prossima tappa Sravanabelagola.

L'HOTEL: per una camera tripla abbiamo speso 800 Rs quindi siamo stati nella media. La camera era spaziosa, con un antibagno con il lavandino e il bagno. La pulizia però lasciava un pò a desiderare.... C'era un boiler che funzionava quando gli pareva a lui ma alla fine siamo riusciti a lavarci sempre con l'acqua calda (o almeno tiepida).

sabato 22 dicembre 2007

Mysore

La prima esplorazione nei dintorni dell'albergo (siamo comunque in centro, vicinissimi al Palazzo) serve per trovare del cibo. Alla fine torniamo al ristorante dell'albergo e ci facciamo un buon thali a 35 Rs. Con mia sorpresa (la prima, ma non l'ultima) Lorenzo sbrana praticamente tutto!!!! Rifocillati ci dirigiamo al Palazzo (100 Rs per gli stranieri). Ci sono un mucchio di turisti, soprattutto indiani: nelle sale non si possono fare fotografie, alcuni interni sono davvero molto belli, in puro stile "indo-saraceno". Essere qui durante il festival di Dussera che si tiene ogni anno a settembre - ottobre, sarebbe sicuramente affascinante.
Finita la visita torniamo in albergo. Per la cena scendiamo a mangiare al ristorante dell'albergo, più uno spuntino che una cena vera e propria. Ma siamo molto stanchi.
Domani mattina alle 8 andiamo a Chamundi Hill. Al bus stand chiediamo per l'autobus che va a Chamundi Hill (nr.201): 20 Rs con aria condizionata! Iniziamo a uscire dalla città e a salire su per una collina. Il panorama è bellissimo: a un certo punto vediamo una grande macchia bianca. E' il Lalitha Mahal, trasformato in albergo di lusso, davvero imponente. Arrivati in cima c'è un gran traffico di corriere, taxi, macchine, insomma......un bel casino! L'ingresso del tempio è preso d'assalto: ci saranno in fila almeno mille persone!!!! Ma a noi non interessa entrare alla fine. Facciamo un giro intorno e ci godiamo la gente, le mucche, il panorama. Per scendere cerchiamo il sentiro che porta alla scalinata. E' un pò nascosto passato tutta la serie di dhaba di fianco al parcheggio. Iniziamo a scendere. A metà del percorso circa si trova la grande statua di Nandi in granito nero. A un certo punto siamo piacevolmente sorpresi da una famiglia di scimmie che sbucano dal nulla. Arrivati in fondo prendiamo un rickshaw per tornare in città e ci facciamo un giro all'emporio governativo, ma non è un gran che. Alcuni bei tavoli ma niente di paragonabile alla tigre che comprò Alberto ormai quasi 20 anni fa......Sob! Per la prima volta andiamo a mangiare al ParkLane e .....piacevole sorpresa: Kingfisher e spaghetti (un pò caro). Gironzoliamo ancora un pò, cerchiamo un taxi per l'indomani, e poi torniamo in albergo. La sera dopo cena c'è in programma il palazzo illuminato (solo la domenica o durante Dussera), però facciamo tardi e quandi arriviamo....è già spento!!! Continuano le domande di Lorenzo: " Zia, perchè ti piace tanto l'India?" ...........
Dopo colazione l'indomani abbiamo il taxi che ci aspetta per andare a Srirangapatna e Somnathpur. Devo dire che mi dispisace non essermi fermata di più e non aver avuto tempo di visitare più luoghi nei dintorni di Mysore, ma l'avevo messo in conto. Però il tempio di Somnathpur ci è piaciuto moltissimo!! Lorenzo è rimasto affascinato. Soprattutto perchè quando siamo arrivati non c'era praticamente nessuno e per 10 minuti ci siamo goduti questa pace meravigliosa all'interno del tempio. Poi è arrivata una scolaresca.....200 ragazzini indiani urlanti!!
Nel pomeriggio, al rientro a Mysore ci facciamo lasciare in stazione: bisogna informarsi per il viaggio in treno verso sud, a Trivandrum. Chiediamo: sembra ci sia posto solo il 29 (un giorno prima di quello che avevo in mente io) e così facciamo la fila per fare i biglietti. Dopo, a piedi, torniamo verso l'albergo e facciamo un giro nel famoso mercato di Mysore, Devaraja. Andiamo poi al bus stand per chiedere informazioni per la corriera per domani perchè ci sposteremo a Belur, la seconda tappa del nostro viaggio.

Departure and arrival / Partenza e arrivo

Siamo ancora qui quindi, per la sesta volta a scrivere di preparativi, partenze e arrivi... La sera della vigilia andiamo a controllare che il nipote sia a posto e non si dimentichi cose importanti, che so: il passaporto! Praticamente lo zaino lo prepara Mauro, che come li fa lui gli zaini non li fa proprio nessuno!!! Alla partenza fila tutto liscio, c'è un pò di fila al check in ma è normale prima di Natale. Quando salutiamo da dietro il vetro per l'ultima volta l'Annalisa che si sta sbracciando ho quasi l'impressione che Lorenzo non vedesse l'ora..... A Francoforte tutto bene, facciamo colazione e aspettiamo l'imbarco. L'arrivo è tranquillo e alla dogana non facciamo per niente la fila, solo un pò d'ansia al ritiro bagagli ma alla fine spuntano anche i nostri sul rullo! Al momento l'aeroporto di Bangalore è un pò sottosopra perchè lo stanno facendo nuovo, ma rimane un aeroporto indiano. All'uscita bisogna prestare attenzione perchè alla destra c'è un desk ingannatore che dice "Taxi", ma non è quello governativo dei pre-paid. Per quello bisogna andare avanti verso l'uscita sulla sinistra: 315 Rs per la stazione. Non me ne sono accorta subito perchè all'arrivo eravamo cotti ma mi sono chiesta come facesse il nostro driver ad essere già sulla porta ad aspettarci.....Saliamo sul solito Maruti (io e Lorenzo dietro, mentre Mauro davanti con l'autista) e partiamo nelle notte fresca di Bangalore verso la stazione. Le strade sono praticamente deserte ma rischiamo comunque un quasi-frontale in un incrocio....Lorenzo comincia con le prime perplessità: perchè suona il clacson se non c'è nessuno? Arriviamo alla stazione di Bangalore, stranamente me la ricordavo proprio così. Comunque dobbiamo aspettare le 4 di mattina insieme a svariata fauna locale (sdraiata per terra) e un paio di stranieri. Mentre aspettiamo un ragazzino "abborda" Lorenzo e inizia il primo interrogatorio....Cerco di andargli un pò in aiuto perchè, come presto scroprirà anche lui, il loro accento non è proprio di Oxford e certe volte non capisci proprio cosa vogliono dire!!! Aprono. Aspettiamo davanti ad uno degli sportelli dove sembra ci sia scritto "Mysore". Poi però apre prima uno sportello dove sono già in fila un gruppo di indiani. Ci spostiamo svelti e facciamo i nostri biglietti: binario 5, ore 5,05. Mauro non ci crede, gli suona strano. Tanto c'è tempo: andiamo al binario ma non ci sono indicazioni e così torniamo indietro per chiedere a qualcuno. C'è un signore che deve andare anche lui a Mysore. Va a chiedere e ci conferma: binario 5, ore 5,05! Non ci resta che aspettare il treno che arriva abbastanza puntuale. Cerco di stare sveglia il più possibile. Appena fuori dalla città inizia un susseguirsi di panorami da sogno, il mio sogno più ricorrente. Campagna, contadini, buoi che tirano carri dalle ruote enormi, alberi strani, tanti uccelli in cielo e dovunque.....Lorenzo un pò ciondola e un pò guarda fuori dal finestrino ma non dice niente. Arriviamo a Mysore verso le 8,20. Ovviamente fuori c'è già un driver prenotato direttamente dall'Italia... :-D Chiedo di andare al Dasaprakash. La camera doppia è già pronta mentre per la singola c'è una mezz'oretta da aspettare. Intanto andiamo su così andiamo in bagno e ci organizziamo sul da farsi. Facciamo un riposino e ci vediamo a mezzogiorno.


L'HOTEL: sono davvero contenta di questa scelta! Praticamente l'albergo è chiuso in un cortile interno (con parcheggio) e quindi non arrivano tanti rumori dalla strada. Le camere sono spaziose e il bagno con doccia e acqua calda. Anche la cameretta di Lorenzo è molto comoda e funzionale. Il tutto per 745 rupie a notte! Inoltre c'è un discreto ristorante (pasti per 35 Rs).